NEWS

Fly di Grigno, rinnovato l’integrativo, a regime oltre 2.600 euro annui di incremento fisso. Preoccu

Importante risultato contrattuale ottenuto dalla Fiom nello stabilimento della bassa Valsugana che produce componenti per motori aerei, in particolare per Rolls Royce.

Con l’89% di sì i lavoratori della Fly hanno approvato nei giorni scorsi l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, che ora quindi entra in vigore con la firma definitiva.

Introdotto un superminimo collettivo aziendale, cioè un aumento sicuro e garantito che si aggiunge alla paga base e dunque ha effetto su tutti gli istituti, a iniziare dal TFR. L’incremento sarà graduale ed entrerà a pieno regime da gennaio 2021, con 190 euro mensili, per un totale di quasi 2500 euro lordi annui, che salgono a oltre 2600 tenendo conto dell’incidenza sul TFR ed ancor di più calcolando l’effetto sulle maggiorazioni del lavoro straordinario e notturno. Peraltro, proprio sul lavoro notturno la percentuale di maggiorazione della paga oraria è stata portata al 45%, laddove il Contratto Nazionale dei Metalmeccanici prevede il 25%: per un triturnista neo-assunto l’effetto è di almeno 1000 euro all’anno in più rispetto al Contratto Nazionale. Aumentato anche il valore massimo raggiungibile col Premio di Risultato, passato da 1.860 euro a 2.170 euro. Miglioramenti anche sulla parte normativa del contratto aziendale.

E’ un risultato tutt’altro che scontato – sono le parole di Manuela Terragnolo, Segretaria Generale della Fiom-Cgil del Trentino che ha condotto con la RSU la trattativa con la direzione aziendale – ottenuto solo grazie alla determinazione della RSU e alle lotte dei lavoratori, che hanno sempre aderito agli scioperi. Questo contratto – prosegue Terragnolo – avvicina la Fly alle altre aziende del territorio nelle quali si fa contrattazione da decenni e dimostra che ci sono le condizioni per contrattare aumenti di salario veri e garantiti, indispensabili per dare maggior tranquillità alle famiglie e muovere l’economia. E’ questa la linea che come Fiom intendiamo percorrere dal prossimo autunno in occasione dell’avvio delle trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici. La ricchezza – conclude la segretaria trentina della Fiom – c’è eccome, la creano i lavoratori col loro sudore, va redistribuita riducendo il divario sociale. Sono anche questi i temi alla base dello sciopero generale dei metalmeccanici italiani del prossimo 14 giugno, con manifestazioni a Milano, Firenze e Napoli.”.

La Fly è un’azienda relativamente nuova, è stata fondata nel 2008 dal Gruppo Forgital, dei vicentini Spezzapria, e ha già creato nella Bassa Valsugana, un territorio fino a poco tempo fa considerato depresso, circa 190 posti di lavoro, occupati perlopiù da giovanissimi, con età media intorno ai 25 anni. Produce componenti per motori a jet aeronautici: il principale cliente è la britannica Rolls Royce. Proprio in questi giorni la maggioranza azionaria del Gruppo Forgital è stata acquisita dall’americana Carlyle, un fondo di private equity: l’ufficializzazione definitiva del cambio proprietario attende solo il via libera dell’antitrust.

Come sempre accade in momenti delicati come questi – è il commento di Terragnolo – è naturale che vi sia apprensione da parte dei lavoratori. L’auspicio è però che l’ingresso di nuovi capitali porti ulteriori investimenti e ulteriore crescita occupazionale ed il rispetto dei vincoli già contratti con la comunità trentina a seguito dei finanziamenti ricevuti. Per quanto ci riguarda, ci auguriamo di riuscire a stabilire al più presto positive e costruttive relazioni sindacali anche con la nuova proprietà”.

 

Trento, 30 maggio 2019

 

 

 

TORNA SU