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Meccanica del Sarca. Rinnovato il contratto integrativo per 140 lavoratori

Col nuovo accordo il valore crescerà quasi del 20%. Soddisfazione Fiom: risultato raggiunto grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori

Al termine di una lunga trattativa durata oltre sei mesi, e dopo ben 60 ore di sciopero, le lavoratrici e i lavoratori della Meccanica del Sarca hanno approvato pressoché all’unanimità, senza voti contrari e con un solo astenuto, il nuovo contratto integrativo.
L’accordo siglato nei giorni scorsi porta ai 140 lavoratori dello stabilimento di Pietramurata incrementi salariali tangibili.
In particolare, l’intesa incrementa la parte garantita delle retribuzioni, nonché il valore massimo raggiungibile del Premio di Risultato. Diminuisce il costo a carico dei lavoratori della mensa aziendale e la maggiorazione salariale per i lavoratori addetti al turno di notte è stata messa al riparo dalle dinamiche inflattive. Il nuovo contratto prevede, infine, la copertura per la non autosufficienza per i lavoratori iscritti a Sanifonds e un incremento della contribuzione a carico dell'azienda ai fondi pensione dei lavoratori.
Complessivamente, la parte economica del nuovo accordo migliora di quasi il 20% il valore del contratto integrativo.
Soddisfatta la Fiom del Trentino, che ha condotto la trattativa assieme alla RSU, espressione in azienda solo del sindacato di Via Muredei.
“E’ stato un percorso tortuoso, che si è complicato a giugno quando ai lavoratori sono arrivati circa 120 euro di aumento dal Contratto Nazionale dei Metalmeccanici – ricorda il segretario provinciale della Fiom Michele Guarda - ed è stato chiaro che un aumento analogo arriverà anche a giugno 2024. A quel punto, al tavolo di trattativa l’azienda si è arroccata. Tuttavia, l’unità, la determinazione e la mobilitazione dei lavoratori hanno consentito di raggiungere l’intesa, tanto importante in questo periodo di alta inflazione che ha ridotto il potere d’acquisto dei salari”.
Meccanica del Sarca Spa è una azienda del gruppo Beretta (che la controlla al 100 per cento) con sede a Pietramurata di Dro. Produce componenti per armi da caccia, per attività sportiva e per uso militare. L’azienda, che occupa come detto 140 lavoratori tra operai e impiegati, ha una RSU interamente della Fiom.
Dopo un lungo periodo di transizione, negli scorsi due anni l’azienda ha fatto registrare bilanci record e anche il 2023 sta vedendo buoni risultati.

 

Trento, 7 novembre 2023

 

 

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